Uno smartphone Xiaomi su un'agenda vicino a una penna
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I migliori smartphone Xiaomi in ogni fascia di prezzo e categoria

Che tu sia già un fan del colosso cinese o un semplice curioso, in questo articolo ti parlerò dei migliori smartphone Xiaomi in circolazione. Quando si tratta di smartphone, Xiaomi ha guadagnato una reputazione inconfutabile nel corso degli anni, diventando uno dei protagonisti principali nel mercato globale dei dispositivi mobili.

Dal budget-friendly al top di gamma, la vasta gamma di smartphone Xiaomi offre opzioni per ogni tipo di utente e per ogni esigenza. Ma con così tanta varietà, può essere difficile scegliere il modello perfetto. Ecco perché ho deciso di mettere insieme questa guida completa, in cui esaminerò i migliori smartphone Xiaomi in ogni fascia di prezzo e categoria. Che tu stia cercando un telefono con una fotocamera di alta qualità, una batteria di lunga durata o le più recenti funzionalità di sicurezza, troverai sicuramente il tuo prossimo dispositivo Xiaomi qui.

Gli smartphone Xiaomi migliori in commercio

La gamma di smartphone proposta da Xiaomi è davvero ampia. Non è solo l’azienda principale a sfornare smartphone in continuazione; ci sono infatti marchi derivati da Xiaomi come Redmi, POCO e Black Shark che producono un’altra valanga di dispositivi mobili in tutte le fasce di prezzo. Come se non bastasse, i nomi degli smartphone Xiaomi non hanno molto senso e sono spesso inconsistenti.

Insomma, destreggiarsi tra gli innumerevoli smartphone Xiaomi non è affatto semplice, e non si sa da dove iniziare per capire quale scegliere. Spero però di poterti essere d’aiuto proponendoti direttamente i migliori smartphone Xiaomi, così da aiutarti a scegliere il prodotto più adatto alle tue necessità o al tuo budget.

Senza ulteriori indugi, diamo un’occhiata più da vicino a ciò che Xiaomi ha da offrire!

1. Smartphone Xiaomi economici migliori

Xiaomi è da sempre apprezzata per i suoi smartphone più economici, caratterizzati da un design curato, da una certa affidabilità e dall’eccezionale rapporto qualità-prezzo. Per questo motivo, mi sembra doveroso iniziare la carrellata dei migliori smartphone Xiaomi partendo dalla fascia entry-level, dove troviamo quasi esclusivamente dispositivi del brand Redmi.

1.1 Xiaomi Redmi A2, il re degli smartphone super economici

Quando si tratta di dispositivi a buon mercato, la scelta come miglior smartphone economico ricade sul nuovissimo Xiaomi Redmi A2. Questo modello mantiene la quasi totalità delle specifiche tecniche del suo predecessore, lo Xiaomi A1. Questo non è riuscito a ottenere grande successo a causa delle prestazioni deludenti dovute al processore quad-core, mentre il nuovo Xiaomi Redmi A2 si distingue grazie al più potente Mediatek Helio G36 octa-core.

Se cerchi un dispositivo economico ma funzionale e il tuo budget è inferiore a 100 euro, il Redmi A2 è sicuramente la scelta migliore. Tuttavia è bene tenere a mente che, pur essendo un ottimo prodotto per il prezzo, non garantirà performance elevate. Il dispositivo utilizza Android Go, una versione semplificata di Android progettata per ottimizzare le prestazioni sui dispositivi di fascia bassa con meno RAM. Lo Xiaomi Redmi A2 offre infatti solo 2 GB di RAM e 32 GB di spazio di archiviazione, che possono essere aumentati utilizzando una scheda microSD grazie allo slot dedicato.

Nonostante i materiali economici, anche dal punto di vista del design non delude. Con un costo di soli 80 euro, vanta un ampio display da 6,53″, anche se la risoluzione si limita a HD+. Le prestazioni della fotocamera sono sufficienti, ma non aspettarti risultati straordinari. L’NFC non è presente, ma l’autonomia della batteria è davvero notevole. Unico vero difetto è la ricarica da 10 W, che risulta al di sotto della media attuale, quindi necessita di un po’ di tempo per ricaricarsi.

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Quando scegliere lo Xiaomi Redmi A2:

  • Vuoi uno smartphone secondario per il lavoro o la vita privata, o devi regalare il primo smartphone a un bambino o un anziano.
  • Hai bisogno di risparmiare il più possibile, di un’ottima autonomia e di un ampio schermo.
  • Non senti il bisogno del lettore di impronte, del chip NFC, o di prestazioni fluide.

1.2 Xiaomi Redmi A2+, il super economico con una marcia in più

Altra proposta interessante della gamma entry-level di Xiaomi Redmi è il modello A2+, uscito in contemporanea con lo smartphone che ti ho appena descritto. Con esso condivide il grosso dell’hardware, e l’unica differenza è data dal lettore di impronte digitale posto sul retro del dispositivo.

Ciò darà una marcia in più all’autenticazione nelle app o allo sblocco dello smartphone, evitandoti di digitare PIN, password e pattern ogni volta. Il costo extra per questa feature è di 5 euro o poco più, e credo possa valerne la pena.

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Quando scegliere lo Xiaomi Redmi A2+:

  • Sei pronto a spendere circa 10 euro in più rispetto al Redmi A2 per avere anche il lettore di impronte digitali

1.3 Xiaomi Redmi 12C, smartphone economico ma completo

Lo Xiaomi Redmi 12C è uno smartphone economico ma davvero completo, capace di soddisfare le esigenze dell’utente che vuole risparmiare ma cerca comunque uno smartphone versatile e funzionale. La configurazione con 4 GB di RAM e 128 GB di storage garantisce un rapporto qualità-prezzo davvero ottimale, complici anche l’ampio display da 6,7″ e una CPU superiore ai Redmi più economici. La porta di ricarica resta di tipo micro-USB e ha un limite di 10 W, come per gli altri Redmi economici, ma è l’unico piccolo difetto che riesco a trovargli.

Anche la fotocamera, con obiettivo principale da 50 MP, rappresenta un notevole upgrade rispetto al Redmi 9C o al Redmi A2. L’autonomia resta molto buona, grazie alla batteria da 5000 mAh, e non mancano lo slot microSD, il chip NFC, il lettore di impronte e l’uscita per le cuffie con filo. Insomma, non si fa mancare proprio nulla, e costa solo 100 euro e pochi spicci. Un vero affare.

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Quando scegliere lo Xiaomi Redmi 12C:

  • Vuoi spendere poco ma cerchi comunque uno smartphone completo, con tanta memoria e un buon processore.

1.4 Xiaomi Redmi 9C e 10A, seconde scelte un po’ troppo vechie

In commercio puoi ancora trovare questi due smartphone entry-level anch’essi appartenenti al brand Xiaomi Redmi. Il Redmi 9C è uscito nel 2020, perciò è un po’ vecchiotto, ma se vuoi spendere poco rappresenta ancora una discreta opportunità di risparmio. Mancheranno di alcune feature più recenti o degli ultimi aggiornamenti di sicurezza, ma se hai poche pretese non rappresenteranno certo degli ostacoli.

Il Redmi 10A è invece più recente, essendo uscito nella prima metà del 2022, ma non rappresenta un grosso upgrade in termini di prestazioni rispetto al Redmi A2; anzi, il processore è persino più lento. In entrambi i casi abbiamo prestazioni grosso modo simili al nuovo Redmi A2, anche se con qualche differenze tra cui il lettore di impronte digitali, lo sblocco facciale e possibilmente memorie maggiori.

Sia come prezzo che prestazioni si piazzano in mezzo al Redmi A2 e al Redmi 12C, entrambi più recenti, e particolarmente vicini al più economico A2. E il motivo per cui li reputo una scelta poco saggia è proprio qui. Se vuoi risparmiare e in fondo non hai bisogno di un po’ più di memoria o di fotocamere un tantino migliori, allora il Redmi A2 o A2+ è più conveniente. Se invece puoi permetterti di spendere pochi euro in più, tanto vale scegliere il nuovo Redmi 12C; è superiore sotto ogni punto di vista, è più versatile, e gode anche degli ultimi aggiornamenti.

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Quando scegliere lo Xiaomi Redmi 9C o il 10A:

  • Non puoi permetterti il più recente e superiore Redmi 12C, ma vuoi fotocamere e memorie migliori rispetto ai Redmi A2 e A2+.

2. Migliori smartphone Xiaomi a 200 euro circa

Tolti gli smartphone entry-level, Xiaomi resta molto presente in tutta la fascia bassa, ovvero quel segmento di mercato che comprende smartphone soprattutto tra i 150 e i 200 euro o poco più. Si tratta generalmente degli smartphone più gettonati, poiché offrono un rapporto qualità-prezzo molto alto e prestazioni discrete. Sono smartphone adatti per l’utente medio che vuole risparmiare ma non vuole scendere a troppi compromessi.

2.1 Xiaomi Redmi Note 11S, AMOLED economico e super autonomia

Lo Xiaomi Redmi Note 11S è uno smartphone che ha quasi due anni alle spalle, acquistabile in offerta a un costo davvero interessante. Equipaggia un display AMOLED da 6,43″ e 90 Hz, 6 GB di RAM, 128 di storage espandibile e fotocamere di buon livello. La batteria da 5000 mAh con ricarica rapida fino a 33 W gli consente di ottenere un’autonomia davvero notevole, tra le più alte nella sua fascia di prezzo, grazie anche al display relativamente piccolo.

Uno degli aspetti che lo rendono un dispositivo particolarmente attraente è dunque la sua versatilità e il prezzo vantaggioso. Questo smartphone riesce dunque a bilanciare perfettamente un’eccellente autonomia della batteria a un ottimo display, buone fotocamere e prestazioni discrete, il tutto mantenendo il prezzo molto conveniente.

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Quando scegliere lo Xiaomi Redmi Note 11S:

  • Cerchi uno smartphone Xiaomi versatile, poco costoso, ma soprattutto con un’elevata autonomia.
  • Vuoi un bel display nella fascia di prezzo economica.
  • Acquistare uno smartphone uscito lo scorso anno non è per te un problema.

2.2 Xiaomi Redmi Note 12 4G, display eccezionale a poco prezzo

La serie Note di Redmi comprende le proposte del brand di fascia bassa, con prezzi che vanno dai 150 euro a poco più di 250. Lo Xiaomi Redmi Note 12 4G è uno smartphone caratterizzato da un eccellente rapporto qualità-prezzo, il cui principale punto di forza è senz’altro il fantastico schermo.

Nonostante il prezzo così basso, infatti, troviamo forse il miglior display acquistabile in questa fascia di prezzo: un pannello AMOLED da 6,67” e 120 Hz. Non supporta l’ampia gamma cromatica dei formati HDR come accade sui modelli più costosi, ma a questo prezzo è davvero difficile trovare di meglio.

Oltre a ciò non mancano un discreto set di fotocamere e un processore sufficientemente valido. Monta 4 GB di RAM e 128 GB di memoria, e non mancano uno slot microSD, un’uscita per cuffie con jack e un blaster a infrarossi. Ottima infine la presenza del chip NFC, mentre per avere il 5G occorre acquistare un modello più costoso. Autonomia e velocità di ricarica sono buone, peccato solo per l’assenza di altoparlanti stereo.

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Quando scegliere lo Xiaomi Redmi Note 12:

  • Cerchi uno smartphone di buona qualità nel segmento basso di mercato, con il miglior display acquistabile al suo prezzo.
  • Non ti dispiace l’assenza dell’audio stereo o del 5G.

2.3 Xiaomi Redmi Note 12 Pro, display superiore e 5G

Il Redmi Note 12 Pro si distanzia di poche decine di euro rispetto al modello precedente, e si pone sul confine tra il segmento basso e quello intermedio del mercato degli smartphone. Garantisce prestazioni più che soddisfacenti in ogni contesto, nettamente superiori ai modelli Note 12 e Note 12S e con anche il 5G. Troviamo anche molte caratteristiche rintracciabili nei modelli di fascia media, come l’obiettivo principale stabilizzato, la ricarica ultra rapida da 67 W, e purtroppo l’assenza dello slot microSD.

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Quando scegliere lo Xiaomi Redmi Note 12 Pro:

  • Vuoi uno dei migliori smartphone di fascia bassa sul mercato.

2.4 Xiaomi Redmi 13 e POCO C65, i nuovi modelli economici

Tra i nuovi modelli Xiaomi per il 2024 troviamo il POCO C65 e il Redmi 13. Si tratta di due smartphone praticamente identici, se non per alcune minime differenze al livello software, di design e di configurazioni disponibili. Si piazzano nella fascia di mercato bassa, e come puoi immaginare hanno un buon rapporto qualità-prezzo.

Tuttavia, essendo modelli da poco usciti, li trovi ancora a prezzo pieno. A questi prezzi sono costretti a fronteggiare i vecchi Redmi 12, Redmi 11S e il Redmi Note 12, smartphone ancora vendutissimi che garantiscono un rapporto qualità-prezzo eccezionale. Essi hanno anche feature migliori, come il blaster IR che qui manca o la risoluzione FHD+ che qui è invece ferma su HD+. Insomma, sono smartphone moderni e con un sistema operativo che riceverà certamente nuovi aggiornamenti, ma non ti consiglio di prenderli finché puoi trovare gli Xiaomi Redmi della serie 12. Inoltre va detto che il POCO C65 lo trovi a un prezzo più basso del Redmi 13, il che lo renderebbe eventualmente preferibile.

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Quando scegliere Xiaomi Redmi 13 o POCO C65:

  • Sei ansioso di provare le nuove proposte di fascia bassa.

3. Migliori smartphone Xiaomi di fascia media e medio-alta

Salendo ancora di prezzo, Xiaomi continua a offrire buoni smartphone, ma trova anche una concorrenza più agguerrita. Gli smartphone di fascia media si aggirano attorno ai 300 euro circa, mentre i modelli più avanzati sfiorano i 500 euro. Attorno a queste cifre Xiaomi non è più una scelta tanto ovvia, ma resta comunque uno dei principali protagonisti del mercato, con smartphone moderni e completi.


3.1 Xiaomi Redmi Note 12 Pro+, medio gamma per chi vuole qualcosa in più

Un’ottima opzione per la gamma media è il Redmi Note 12 Pro+. Con il suo fratello minore condivide quasi tutto, con alcune eccezioni. Il design è pressoché invariato, anche se risulta un po’ più spesso e pesante. L’obiettivo principale è stato migliorato, raggiungendo una risoluzione di ben 200 MP.

Migliore è anche la velocità di ricarica, che sfiorando i 120 W è in grado di ricaricare lo smartphone in appena 20 minuti. Se sei pronto a spendere qualcosina in più rispetto al Note 12 Pro di cui ti ho parlato sopra, puoi inoltre avere 256 di storage e 8 GB di RAM a un prezzo tutto sommato ragionevole.

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Quando scegliere lo Xiaomi Redmi Note 12 Pro+:

  • Sei interessato al Redmi Note 12 Pro, ma sei pronto a spendere qualcosa in più per una ricarica più veloce, una miglior fotocamera, e potenzialmente più memoria.

3.2 Xiaomi POCO X5 PRO, ottimo smartphone per gaming e streaming

Altro ottimo smartphone Xiaomi che voglio consigliarti è il POCO X5 PRO, di cui ho già parlato anche nella mia guida all’acquisto sugli smartphone con il display più grande. Il nuovo X5 PRO equipaggia infatti un display display AMOLED da 6,67″ con frequenza di aggiornamento da 120 Hz, e supporto per i formati HDR10+ e Dolby Vision. È certamente uno dei migliori display che puoi trovare in questa fascia di prezzo, sia per qualità che per dimensioni.

Non meno importanti sono gli speaker di ottima qualità e il processore Snapdragon 778G 5G, che gli consentono di ottenere prestazioni piuttosto elevate nel gaming e nella registrazione di video ad alta risoluzione. La qualità delle fotocamere è più o meno in linea con la media della fascia di prezzo, ma manca la stabilizzazione ottica e l’obiettivo macro è poco utile. La qualità costruttiva è buona, anche se dispiace per l’assenza di una classificazione IP.

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Quando scegliere lo Xiaomi POCO X5 PRO:

  • Vuoi spendere poco ma cerchi display e audio di alto livello, magari per lo streaming di contenuti audiovisivi o per i videogiochi.
  • Non temi il fatto che manchi una certificazione contro i liquidi.

3.3 Xiaomi POCO F4 GT, il miglior smartphone Xiaomi per i gamer

La gamma POCO GT è specificatamente progettata per i videogiocatori, e in attesa del modello di quest’anno, non posso non proporti il POCO F4 GT. Monta un ampio display AMOLED da da 6,67″ e 120 Hz, luminoso e con una splendida resa cromatica. Sotto la scocca troviamo invece uno Snapdragon 8 Gen 1, uno dei più potenti processori sul panorama Android, affiancato da 8 GB di RAM.

Notevole anche la qualità dell’audio, con un’interessante spazialità data dai quattro altoparlanti. L’autonomia è sicuramente un po’ sotto la media, ma fortunatamente la velocità di ricarica è molto elevata. Per i giocatori troviamo invece un paio di trigger magnetici, con i quali fornire input nei videogiochi.

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Quando scegliere lo Xiaomi POCO F4 GT:

  • Sei pronto a spendere una buona cifra per uno smartphone potente e versatile, senza necessariamente puntare alla fascia più alta del mercato.
  • Sei un videogiocatore che cerca due pulsanti aggiuntivi, un ottimo display e un audio di qualità.

3.4 Xiaomi 13 Lite, uno smartphone compatto da prendere in offerta

Lo Xiaomi 13 Lite è uno smartphone molto valido, il cui costo tendenzialmente eccessivo lo rende un’opzione meno preferibile rispetto ad altri dispositivi. Monta un display di qualità eccelsa, anche se con i suoi 6,55″ non è certo ampio. In compenso è uno smartphone Xiaomi piuttosto leggero e relativamente compatto, grazie a bordi e profilo sottilissimi. Dispiace per l’assenza di un audio stereo, ma la confezione comprende ogni tipo di accessorio, inclusa un’ottima cover trasparente.

Il nuovo processore Snapdragon 7 Gen 1 è efficiente e versatile, e dispone di una buona scheda grafica integrata. La selfie camera da 32 MP ha un obiettivo di profondità secondario, utile per realizzare ritratti di discreta qualità anche se per nulla sorprendenti. La camera posteriore ha due obiettivi secondari poco utili, mentre il primario garantisce scatti da 50 MP di buona qualità e video in 4K ottimi. La velocità di ricarica è molto buona, ma la batteria da 4500 mAh non gli garantisce un’autonomia degna di nota.

Purtroppo, come anticipato, lo smartphone Xiaomi 13 Lite è stato lanciato sul mercato all’improponibile prezzo di circa 500 euro. Oggi, dopo pochi mesi dalla sua uscita, possiamo invece trovarlo in offerta a circa 400 euro per la versione da 256 GB e 370 euro per quella da 128. Si tratta di prezzi ben più realistici per uno smartphone di questo tipo, e lo consiglio soprattutto se cerchi uno smartphone compatto ma non troppo, leggero e maneggevole, e con una buona versatilità. Se tuttavia cerchi smartphone ancor più piccoli e maneggevoli, ti suggerisco di dare uno sguardo alla nostra guida all’acquisto sugli smartphone compatti.

Lo Xiaomi 13 lite resta comunque di poco più costoso di opzioni come il POCO X5 Pro, il Google Pixel 6a o il Realme GT2, per citarne alcuni, pur offrendo prestazioni pressoché simili, perciò resta difficile da consigliare a occhi chiusi. Il vecchio Xiaomi 12 Lite è inferiore sotto ogni punto di vista, ma non di molto, e il suo prezzo è un po’ più conveniente. Lo Xiaomi 12T, invece, costa un po’ di più ma garantisce prestazioni sostanzialmente superiori su ogni fronte.

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Quando scegliere lo Xiaomi 13 Lite:

  • Cerchi medio gamma relativamente leggero e compatto, con prestazioni equilibrate.

3.6 Xiaomi 12T, ottimo smartphone di fascia medio-alta

Come ti ho anticipato poco fa, lo Xiaomi 12T è uno smartphone di poco più costoso rispetto allo Xiaomi 13 Lite ma che garantisce prestazioni superiori in ogni contesto. Il merito di ciò è imputabile innanzitutto al processore Mediatek Dimensity 8100-Ultra e alla memoria UFS 3.1, sostanzialmente superiori a quanto il 13 Lite ha da offrire.

Anche la fotocamera con obiettivo da 108 MP è notevole, e lo schermo è un po’ più grande. L’autonomia è discreta, mentre la velocità di ricarica da 120 W è fantastica, e permette di ricaricare il device in appena 20 minuti. Pur essendo uscito nell’ottobre dello scorso anno, resta uno smartphone Xiaomi da tenere ancora in considerazione per le sue ottime potenzialità e il costo conveniente al quale è acquistabile.

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Quando scegliere lo Xiaomi 12T:

  • Vuoi uno smartphone potente versatile e sei pronto a spendere 400 euro o poco più.

3.6 Xiaomi 13T, il miglior smartphone di fascia medio-alta Xiaomi

Il vertice offerto dall’azienda per la categoria medio-alta è lo Xiaomi 13T, dato che il modello 13T Pro possiamo benissimo considerarlo come uno smartphone di gamma alta. Gli smartphone Xiaomi di serie T sono revisioni dei modelli dell’anno precedente che fanno strizzano l’occhio alla nuova generazione, in questo caso la 14, che è in dirittura d’arrivo.

Si tratta quindi uno smartphone moderno e puntato al futuro, che include la promessa di Xiaomi di 4 anni di aggiornamenti di sistema e 5 di anni di aggiornamenti di sicurezza. Sullo Xiaomi 13T c’è poco da dire: è uno smartphone bello esteticamente, potente, e dal rapporto qualità-prezzo eccellente. Foto (posteriori) e prestazioni sono notevoli per questa fascia di prezzo, mentre il display AMOLED da 6,67″ 144 Hz rappresenta semplicemente il meglio.

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Quando scegliere lo Xiaomi 13T:

  • Vuoi uno dei migliori smartphone di fascia medio-alta.
  • Cerchi uno dei migliori display sul mercato ma vuoi spendere poco.

4. Top di gamma Xiaomi, il meglio del meglio

Nonostante Xiaomi sia un brand noto soprattutto nel segmento basso del mercato, troviamo periodicamente anche dispositivi nella fascia più alta di mercato. Si tratta di smartphone innovativi e completi, con prestazioni da top di gamma e un design ricercato.

Gli smartphone Xiaomi top di gamma non temo certo la concorrenza degli ultimi Samsung Serie S o degli iPhone di ultima generazione, ma devono anche fronteggiare brand come Sony, OPPO, Vivo e tanti altri. Ogni azienda cerca di produrre il meglio che può, realizzando i migliori smartphone della generazione corrente.

Vediamo dunque cos’è in grado di offrire quest’anno Xiaomi nella fascia più alta di mercato, quella che orientativamente parte da sopra i 600 euro e che si concretizza soprattutto con smartphone dai 900 euro in poi.

4.1 Xiaomi 13, un primo assaggio di fascia alta

Lo Xiaomi 13 introduce una serie di miglioramenti significativi rispetto al suo predecessore, tra cui un display più grande che ora raggiunge i 6,36″ mantenendo una risoluzione FHD+ e 120Hz. Supporta anche Dolby Vision, HDR10, HDR10+ e HLG, con l’aggiunta di un sensore di colore ambientale. A differenza del 13 Pro, lo schermo del modello standard non possiede ancora un substrato LTPO per lo switching rapido e dinamico della frequenza di aggiornamento, ma raggiunge la stessa luminosità di picco di ben 1900 nit.

Anche batteria e ricarica restano invariate rispetto allo scorso anno, con una capacità di 4500 mAh, una ricarica cablata a 67W, e una ricarica wireless da 50 W e inversa da 10 W. Ottimi gli altoparlanti stereo con Dolby Head tracking e la certificazione IP68. Il comparto fotografico posteriore è stato rinnovato, e troviamo finalmente un teleobiettivo da 10 MP con OIS come accade per la maggior parte dei top di gamma moderni. Troviamo anche un sensore principale da 50 MP con OIS e un ultra-grandangolare da 12 MP.

Lo Xiaomi 13 è dunque un flagship molto equilibrato, capace di rivaleggiare con altri dispositivi nella stessa fascia di prezzo come il Galaxy S23 o l’iPhone 14. Il merito di ciò è dovuto anche alla qualità costruttiva superiore rispetto al modello precedente, dato che lo Xiaomi 13 è un dispositivo molto solido e ben costruito, e con certificazione IP68. Il display di dimensioni maggiori, inoltre, può essere un buon motivo per scegliere lo Xiaomi al posto dei suddetti smartphone.

Dispiace per l’uso del Gorilla Glass 5 a protezione del display, laddove la maggior parte dei competitor monta i più nuovi Victus e Victus 2. Spiace infine per l’assenza della ricarica ultra veloce alla pari con altri modelli di fascia media e alta, pur restando molto buona.

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Quando scegliere lo Xiaomi 13:

  • Cerchi uno smartphone di fascia alta completo e versatile, resistente alle immersioni nei liquidi e dal gradevole design.
  • Vuoi prestazioni alte ma non cerchi il top della tecnologia, preferendo il risparmio.

4.2 Xiaomi 13 Pro, un top di gamma completo e versatile

Anche in questo caso troviamo uno smartphone Xiaomi flagship davvero appetibile, con chipset Snapdragon 8 Gen 2 e prestazioni elevatissime. È uno splendido smartphone con un design davvero ricercato, anche se con ciò sacrifica una buona presa. Questo modello possiede un display OLED LTPO QHD da 6,73″ molto simile a quello già visto sui suoi predecessori ma con una migliore luminosità. È inoltre più grande rispetto a quello del 13 base, ha una risoluzione maggiore e un refresh rate variabile.

Il comparto fotografico è uno dei migliori in circolazione, e impiega un sensore Sony da 1″ stabilizzato sull’obiettivo principale. La fotocamera ultra-grandangolare viene aggiornata con un nuovo sensore da 50MP, mentre il teleobiettivo anch’esso da 50 MP regala foto eccellenti sia dalla distanza, sia in modalità ritratto, sia sui soggetti ravvicinati. Esso è infatti ideale per scatti macro, potendo mettere a fuoco già a 10 cm di distanza.

Davvero notevole la batteria e ciò che la concerne. Raggiunge infatti i 4820 mAh e consente allo smartphone un’autonomia davvero elevata. In più troviamo una ricarica con cavo che raggiunge i 120W oltre alla ricarica rapida wireless da 50W e quella inversa da 10 W. Oltre alla presa scivolosa, un altro difetto che posso segnalare è la selfie camera da solo 32 MP, e senza registrazione in 4K. Anche il prezzo è bello alto, rendendo smartphone come il Vivo X90 Pro o il Samsung Galaxy S23+ scelte forse un po’ più appetibili.

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Quando scegliere lo Xiaomi 13 Pro:

  • Cerchi uno smartphone di fascia alta completo e versatile, con un display ampio e di prima scelta e con un comparto fotografico posteriore avanzato.
  • Vuoi uno smartphone dal design ricercato.
  • Non ti dispiace che la selfie camera sia un po’ sottotono.

4.3 Xiaomi 13 Ultra, il flagship ideale per gli amanti di foto e video

Lo Xiaomi 13 Ultra è uno dei più potenti smartphone attualmente in commercio, nonché uno dei migliori per la realizzazione di foto e video. È in grado di scattare foto con una risoluzione fino a 50 MP e video in formato 4K@60fps o 8K@24fps, con un dettaglio elevato e risultati eccezionali in ogni condizione di luce. Ha un display curvo di tipo OLED da 6,78″ con risoluzione QHD+, una frequenza di aggiornamento adattiva da 120 Hz e una luminosità massima elevatissima.

Ha un design davvero unico ed è realizzato con materiali di qualità, nonostante l’uso di un vetro Gorilla Victus laddove altri top di gamma montano il Victus 2. Autonomia e velocità di ricarica sono molto elevate, nonostante entrambe siano leggermente inferiori rispetto al modello 13 Pro. La selfie camera purtroppo resta la stessa, il che rappresenta probabilmente il più grande difetto di questo smartphone.

Non è uno smartphone perfetto, ma è il meglio che Xiaomi ha messo in campo in questo 2023, ed è certamente uno dei più interessanti smartphone di questa generazione. Ancora non è disponibile per l’acquisto in Italia, ma puoi importarlo con sicurezza tramite negozianti fidati.

Se vuoi saperne di più, puoi leggere la nostra recensione sullo Xiaomi 13 Ultra.

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Quando scegliere lo Xiaomi 13 Ultra:

  • Cerchi uno smartphone che rappresenti il meglio della generazione corrente, sia in fatto di prestazioni generali che di comparto fotografico.
  • Vuoi uno smartphone dal design unico.
  • Non ti dispiace che la selfie camera sia un po’ sottotono.
  • Non ti dispiace avere uno smartphone ingombrante.

3.6 Xiaomi 13T Pro, smartphone di fascia alta dal prezzo accessibile

Il nuovissimo Xiaomi 13T Pro rappresenta l’anello di congiunzione tra fascia media e alta; è uno smartphone che potremmo definire come un medio gamma premium, o un fascia alta economico. Garantisce prestazioni elevate, fotocamere posteriori ad alta risoluzione, e un ottimo comparto sonoro. Il display rappresenta il meglio che c’è: è lo stesso del modello 13T e lo ritroveremo probabilmente anche sulla serie Xiaomi 14. Non è grandissimo, ma è fluido e si vede una meraviglia.

Le fotocamere sono anch’esse le stesse del 13T e tutte migliorate rispetto al 12T, ma un processore di alta gamma consente al telefono di ottenere risoluzioni più alte, con video da 4K a 60 FPS, 8K a 24 FPS o in LOG 10b. Le memorie sono UFS 4.0 (da 512 GB in poi) e troviamo la ricarica ultra rapida da 120 W (da 0 a 100 in 19 minuti). Unico punto debole dello smartphone è probabilmente l’autonomia: sicuramente non pessima ma nemmeno soddisfacente.

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Quando scegliere lo Xiaomi 13T Pro:

  • Vuoi uno smartphone di fascia alta potente e versatile, ma vuoi pagarlo poco.

Come nasce Xiaomi

Xiaomi è stata fondata nel 2010 da Lei Jun e altri sei soci, tra cui esperti provenienti da Google, Motorola e Kingsoft. Lei Jun aveva precedentemente fondato Kingsoft e Joyo.com, quest’ultimo venduto ad Amazon per $75 milioni nel 2004. Dall’agosto 2010, Xiaomi ha iniziato a lanciare i propri firmware Android chiamati MIUI, mentre e il suo primo smartphone, lo Xiaomi Mi1, arriva nel 2011. Il firmware MIUI resterà uno dei punti cardine del successo della compagnia.

Nel corso degli anni Xiaomi ha raccolto finanziamenti per centinaia di milioni di dollari, arrivando a una valutazione di $4 miliardi nel 2012. Nel 2013 Xiaomi ha assunto Hugo Barra, ex vicepresidente di Google, per espandere la società al di fuori della Cina. Nello stesso anno, Xiaomi ha lanciato il suo primo smart TV da 47 pollici. Nel 2014, Xiaomi ha annunciato la sua espansione all’estero, con un quartier generale internazionale a Singapore.

Un successo crescente

Nel 2014 Xiaomi ha acquistato il nome di dominio mi.com per un record di $3.6 milioni, diventando uno dei nomi di dominio più costosi mai acquistati in Cina. Nel 2014, il 94% del fatturato dell’azienda proveniva dalle vendite di telefoni cellulari, con volumi di vendita che crescevano a vista d’occhio. Nonostante gli ottimi smartphone di alta gamma, in questo periodo il successo dell’azienda era ancora fortemente legato agli smartphone di fascia bassa e media, apprezzatissimi per il loro eccellente rapporto qualità-prezzo.

Nel 2015 Xiaomi ha annunciato la sua espansione in Brasile, con il lancio del Redmi 2 prodotto localmente. L’anno successivo Xiaomi continua a sfornare sempre più modelli di smartphone, tra cui il primo Mi Max. Nel 2017, Xiaomi ha iniziato a collaborare con Nokia per una serie di brevetti e ha lanciato il primo smartphone Android One, il Xiaomi Mi A1. Sempre nel 2017 Xiaomi ha aperto i suoi negozi in Paesi come India, Pakistan, Bangladesh e Grecia, mentre in Italia abbiamo il primo Mi Store nel 2018 e una successiva partnership con Fastweb.

L’espansione continua

Sempre nel 2018, Xiaomi espande la propria gamma di smartphone lanciando un nuovo marchio dedicato al mondo dell gaming: Black Shark. Nello stesso anno cavalca l’onda dei dispositivi intelligenti per la casa (domotica), mentre nel mese di giugno diventa una società quotata attraverso un’offerta pubblica iniziale sulla Borsa di Hong Kong, raccogliendo ben $4,72 miliardi.

Nel 2020 Xiaomi entra nel mondo degli smartphone pieghevoli, il Mi Mix Fold, mentre nel 2021 ha annunciato un investimento di $10 miliardi nei veicoli elettrici per i successivi dieci anni. Sempre nel 2021 Xiaomi sorpassa brevemente Apple al livello globale per la vendita di smartphone, diventando il secondo produttore dopo Samsung. Dopodiché resterà stabile al terzo posto, con altre aziende cinesi come OPPO e Vivo alle calcagna.

Nel 2022 Xiaomi ha stabilito la Xinshi Semiconductor Technology Co., Ltd., con un capitale sociale di 200 milioni di RMB, per produrre circuiti integrati e dispositivi di illuminazione a semiconduttore. Nell’agosto dello stesso anno, Xiaomi e il suo sub-brand POCO detenevano una quota di mercato del 42% nel mercato degli smartphone in Russia, classificandosi al primo posto. Sempre il 2022 è l’anno in cui Xiaomi sigla una partnership strategica con Leica per la produzione dei gruppi ottici per i suoi smartphone di punta. Questa collaborazione porterà la compagnia realizzare alcuni tra i migliori smartphone in assoluto per gli amanti della fotografia.

Nel febbraio 2023 Redmi ha presentato una tecnologia di ricarica rapida da 300 W, affermando che può caricare una batteria da 4100mAh del 10% in soli 3 secondi, del 50% in 2 minuti e 13 secondi, e completamente in meno di 5 minuti. Xiaomi resta uno dei brand pionieristici per quanto riguarda la ricarica ultra rapida dei suoi smartphone, al pari di aziende come OPPO.

Caratteristiche di MIUI

Il software proprietario MIUI di Xiaomi si è molto evoluto negli anni, offrendo ora un’esperienza personalizzabile e semplice. MIUI 14 non subisce grandi influenze dalle nuove versioni di Android, il che ha vantaggi e svantaggi. Da un lato, consente a Xiaomi di distribuire la sua ultima skin Android e le relative funzionalità a molti dei suoi smartphone. D’altra parte, alcune funzionalità intrinseche di Android non vengono integrate in MIUI.

Novità di MIUI 14

La versione 14 di MIUI non porta grosse novità rispetto alla precedente, ma in compenso sembra sia stata ricostruita da zero. È infatti basata su una nuova architettura di sistema sul livello del kernel Android, riducendo la dimensione del firmware e l’uso generale della memoria, consentendo un uso più efficiente delle risorse.

Include anche la compressione automatica per le app raramente utilizzate e consente la disinstallazione di un numero maggiore di applicazioni, favorendo l’eliminazione delle applicazioni indesiderate preinstallate dal produttore. MIUI 14 offre inoltre una serie di funzionalità, tra cui la possibilità di controllare le azioni delle app in background, e il riconoscimento del testo migliorato tramite la Galleria predefinita. Tuttavia, non tutte le funzionalità sono disponibili per i telefoni venduti al di fuori della Cina.

Pregi e difetti di MIUI

Il problema principale riscontrato con MIUI, indipendentemente dalla versione del software, è la tempestività delle notifiche. Sono utente Xiaomi dai tempi del Redmi 1S, nel lontano 2014, e per quanto questo problema sia migliorato con il tempo, esso è ancora persistente. Sembra infatti che MIUI sia sempre troppo aggressivo nel controllare app e servizi in background, limitandone le funzionalità.

Il risultato è che le notifiche possono arrivare in ritardo di pochi minuti, come accade anche con molti altri firmware. A volte però possono tardare anche alcune decine di minuti, il che non è certo piacevole. Una soluzioni quasi definitiva, per l’utente a cui piace smanettare per le impostazioni, è quella di rimuovere ogni limitazioni dalle app in questione (ad esempio Gmail o Whatsapp).

La varietà di impostazioni e possibilità di personalizzazione di MIUI può anche sopraffare l’utente meno curioso, ma resta perfettamente utilizzabile anche con le impostazioni di base. In compenso, gli utenti che amano personalizzare la propria esperienza sui dispositivi mobili trarranno un grande piacere dall’esplorare e configurare uno smartphone con firmware MIUI.

Perché piace MIUI

Nonostante alcune mancanze, MIUI 14 resta un sistema operativo Android maturo e consistente. Come da tradizione, MIUI non è solo uno dei più personalizzabili firmware basati su Android, con numerose scorciatoie e funzionalità da personalizzare, ma mantiene anche molte caratteristiche dalle versioni precedenti. In questo modo, chi usa MIUI può continuare a farlo anche sui dispositivi futuri senza ritrovarsi spaesati o con funzioni mancanti.

MIUI è poi un sistema ricco di applicazioni utili, risparmiandoti l’impiccio di dover scaricare un’alternativa dal Play Store (magari stracolma di pubblicità). Alcuni classici esempi sono la calcolatrice super completa, una suite di strumenti per liberare spazio sullo smartphone, un lettore di codici QR dedicato (oltre che integrato nell’app Camera), e naturalmente un telecomando universale per il blaster IR di cui sono dotati la maggior parte degli smartphone Xiaomi.

Xiaomi ha lanciato MIUI con alcuni mesi di anticipo rispetto al loro primo smartphone; ciò fa capire quanto l’azienda tenga al proprio sistema operativo.

Somiglianze con Apple

Xiaomi è stata spesso accusata di imitare Apple. La strategia di marketing dell’azienda è stata spesso paragonata a quella di Apple, e la stessa veste grafica di MIUI è dichiaratamente ispirata a iOS.

In effetti, dopo aver letto un libro su Steve Jobs all’università, il presidente e CEO di Xiaomi, Lei Jun, ha accuratamente coltivato un’immagine ala Steve Jobs, con tanto di jeans e camicie scure, e adottando lo stesso stile degli annunci di Jobs durante le prime presentazioni di prodotti Xiaomi. Al giorno d’oggi, l’idea che Xiaomi non sia altro che un’imitazione cinese malriuscita di Apple perdura nelle menti di molti consumatori.

Eppure la realtà è un po’ più complessa. Come in molti sottolineano, nonostante le somiglianze con Apple, la possibilità di personalizzare il software in base alle preferenze dell’utente attraverso l’uso del sistema operativo Android di Google è una caratteristica propria di Xiaomi. Ciò la distingue non solo da Apple, ma anche dal resto dei firmware basati su Android.

Xiaomi ha inoltre sviluppato una gamma di prodotti per i consumatori molto più ampia rispetto ad Apple, tra cui citiamo in particolare gli ottimi aspirapolvere Xiaomi e i vari monopattini elettrici. E non dimentichiamo che Xiaomi è decisamente molto più coinvolta di Apple nelle fasce più basse del mercato, quindi direi che le due aziende non possono essere più diverse di così. C’è infine chi ha addirittura denominato Xiaomi come la “Apple della Cina”, in riferimento al successo che il brand ha riscosso prima in Cina e poi nel resto del mondo.

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